Ottobrata romana
L'ottobre mite dei romani
STORIACULTURASOCIETÀ
Passaggio in Italia
10/16/20253 min leggere


In questo episodio voglio parlare di una parola, ma anche di un fenomeno che fa parte della cultura romana e non solo. La parola è “ottobrata”. Questa parola viene dalla parola “ottobre” e cioè il mese di ottobre. Quando parliamo di ottobrata parliamo principalmente di un fenomeno atmosferico che descrive un clima particolarmente caldo e soleggiato che è insolito nel mese di ottobre. Non fa più caldo come in estate, ma non fa ancora tanto freddo come in inverno. In questi giorni le temperature su tutto il paese sono miti soprattutto durante il giorno. Il sole è tiepido mentre le foglie cadono dagli alberi e i colori sono un po 'gialli e un pò marroni.
Molto famosa è l’”Ottobrata Romana”, cioè come i romani vivono questo clima autunnale favorevole. Mentre in altri posti del paese piove o fa freddo, a Roma succede il contrario. L’ ottobrata romana nasce grazie all’alta pressione delle Azzorre che si manifesta in questi giorni sul mediterraneo centrale, che impedisce l’arrivo della pioggia, specialmente su Roma. E già, il mese di ottobre a Roma è come un momento magico, come una seconda estate.
Durante questo periodo, i romani approfittano per passare dei fine settimana fuori dalla città, mangiando, bevendo e divertendosi. L’ottobrata è anche occasione per una ultima vacanza prima dell’inverno rigido. E’ per questo motivo che i mesi migliori per viaggiare in Italia sono settembre e ottobre e a Roma il mese ideale è in particolare ottobre. A ottobre i romani fanno delle piccole gite fuori dalla città. Vanno nei piccoli villaggi intorno a Roma per gustare il cibo tradizionale e per ammirare le bellezze della campagna romana. Cibo, vino, divertimento e feste sono un modo per stare insieme all’aria aperta insieme con parenti e amici, a volte anche cantando e ballando. Oggi durante le ottobrate romane si visitano anche i musei e si fanno passeggiate nei parchi e nel centro storico della città.
Ma quali sono le origini dell’ottobrata romana? Questo modo di festeggiare proviene dagli antichi “Baccanali”. I Baccanali erano delle feste che gli antichi romani dedicavano al dio del vino Bacco, una festa che i romani avevano copiato dagli antichi greci che festeggiavano il dio Dionisio. Erano feste legate al ciclo delle stagioni. Durante i Baccanali le popolazioni locali si riunivano in un posto specifico e davano vita a canti e danze sfrenate che a volte avevano anche un aspetto orgiastico. A volte durante queste feste c’era una violenza così estrema che non restavano neanche i corpi per la sepoltura. Dopo questi fatti i Baccanali furono vietati fino a riapparire molti secoli dopo.
Durante il diciottesimo e il diciannovesimo secolo le ottobrate romane diventano un modo per festeggiare la fine della vendemmia. Aristocratici e borghesi fanno delle gite fuori dalle città, nelle vigne e nelle osterie locali. Si incontrano e celebrano insieme mangiando e bevendo il vino locale. Di solito si raggiungevano questi posti a piedi. I piu fortunati si muovevano con le “carrettelle” che erano carrozze a forma di guscio d’uovo trainate da due cavalli. Su queste carrozze sedevano solitamente 7 ragazze vestite con fiori e piume. Una di loro sedeva vicino al carrettiere, ed era chiamata “la bellona”. Chi non poteva o voleva raggiungere i luoghi fuori città, ne approfittava per passare queste giornate nelle varie ville aperte durante il mese di ottobre. Tra queste c’era per esempio Villa Borghese. Lo scopo di queste gite era solo uno: divertirsi. Si organizzavano giochi, si cantava e suonava con le chitarre e i tamburelli e si ballava il “saltarello”.
Che cosa si mangiava durante le ottobrate romane? Beh, essendo ottobre un mese autunnale, il frutto principale che si mangiava era la castagna. Per quanto riguarda la cucina, venivano cucinati e mangiati alcuni piatti della cucina tradizionale romana come la trippa e la coda alla vaccinara, gli gnocchi, l’abbacchio accompagnati ovviamente da fiumi e fiumi di vino.