Marcovaldo

Le stagioni in città

Passaggio in Italia

5/24/2025

Calvino è uno degli scrittori, intellettuali più famosi del novecento. Calvino appartiene al gruppo di intellettuali che nel secondo dopoguerra danno vita al movimento del Neorealismo. Tra i suoi libri più famosi ricordiamo Marcovaldo, Il sentiero dei Nidi di Ragno, Il Cavaliere inesistente, Il visconte dimezzato, Il Barone Rampante e Se una notte d’inverno un viaggiatore. Ricordiamo inoltre che Calvino ha curato una raccolta di Fiabe Italiane tradotte in lingua dai vari dialetti. Ricordiamo anche l’attività politica di Italo Calvino: partigiano durante la Resistenza e l’impegno politico con il Partito Comunista.

Marcovaldo è una raccolta di 20 novelle che Italo Calvino scrive durante gli anni ’50 sul giornale del Partito Comunista l’Unità, e che pubblica per la prima volta nel 1963. Calvino associa ognuno di questi racconti alle quattro stagioni dell’anno.

Il protagonista del libro è Marcovaldo. Chi è Marcovaldo? Marcovaldo è un muratore, è un uomo comune, è una persona semplice, sensibile e ingenuo che vive in una città industriale e lavora in una azienda. Ha una famiglia composta da una moglie che si chiama Domitilla e sei figli che sono Michelino, Filippetto, Paolino, Pietruccia, Isolina e Teresina. Ma ha sempre problemi economici. Il problema di Marcovaldo è che non riesce a vivere e adattarsi alla vita della città. Qualsiasi cosa prova a fare, il risultato è un fallimento.

I racconti sono ambientati in una città imprecisata che è molto probabilmente Torino, che è la città dove lo scrittore Calvino vive e lavora. Torino è simbolo di ogni città: ci sono fabbriche, cemento, fumo, palazzi alti e molto traffico. Anche le colline vicino alla città, le montagne e i fiumi sono simili a quelli che si trovano vicino Torino.

(Il coniglio velenoso) In questa storia Marcovaldo si trova in ospedale. All’improvviso vede un coniglio bianco. Decide di portare il coniglio a casa per dargli da mangiare. In realtà il coniglio è malato gravemente. La moglie di Marcovaldo manda i bambini a uccidere il coniglio per poterlo mangiare. I bambini però vogliono salvare il coniglio e quindi lo abbandonano su un terrazzo. Il povero coniglio, triste e depresso decide di suicidarsi buttandosi dal terrazzo.

(La fermata sbagliata) Una sera Marcovaldo va al cinema a vedere un film. Uscendo dal cinema si ritrova in una nebbia fittissima. Prende il tram per tornare a casa. Sul tram comincia a sognare sul film che ha visto al cinema fermandosi alla fermata sbagliata. Marcovaldo si è perso. Prova a chiedere informazioni per strada sperando di tornare a casa. Marcovaldo incontra un uomo con una uniforme gialla. L’uomo dice a Marcovaldo di salire su un autobus molto strano. Dopo un po di tempo marcovaldo scopre che l’autobus in realtà è un aereo diretto in India.

(Funghi in città) Un giorno Marcovaldo scopre che dentro un'aiuola nella città in cui abita, crescono funghi e pensa di raccoglierli per mangiarli insieme con la sua famiglia. Quando Marcovaldo decide di andare a raccogliere quei funghi si accorge che anche altre persone hanno avuto la stessa idea. Tutti quelli che hanno raccolto quei funghi si incontrano più tardi in ospedale, perché i funghi erano velenosi.

(La villeggiatura in panchina) Durante l’estate Marcovaldo non può stare a casa perché fa caldo e la sua casa è invivibile. Così decide di passare la notte su una panchina alla ricerca di pace e fresco. Una coppia che litiga e la panchina che non è comoda fanno risvegliare Marcovaldo più stanco e stressato di prima.