Appia Antica

La prima autostrada della storia dell'umanità

STORIAARTENATURALINGUA ITALIANA

Passaggio in Italia

11/17/20252 min leggere

a cobblestone road in the middle of a park
a cobblestone road in the middle of a park

Io vivo vicino a un grande parco. Questo parco si chiama Parco dell’Appia Antica e si trova a sud di Roma. Il parco è molto grande e di solito pieno di gente. E’ un parco archeologico: significa che oltre a grandi prati e alberi infiniti ci sono anche molti monumenti e rovine che parlano della Roma antica. In questo parco di solito le persone vanno a fare delle passeggiate oppure a fare jogging ma anche a correre in bicicletta e a fare pic nic nelle splendide giornate di sole romane.

Il parco prende il nome dalla via Appia Antica, un'antica strada che attraversa una parte di Roma per arrivare all’estremo sud dell’Italia fino ad una città-porto che si chiama Brindisi. Se si dice che tutte le strade portano a Roma, la via Appia è la regina di queste strade. E’ un capolavoro dell’ingegneria romana. Ovviamente la strada originale non esiste più, ma in alcune città emergono tratti del suo antico tracciato.

La via Appia Antica nasce nel 312 avanti Cristo grazie al censore Appio Claudio Cieco. Questo censore vuole una strada che collega Roma a Capua che è sotto il controllo romano. Nel 3° secolo avanti Cristo la strada arriva fino a Benevento, poi fino a Taranto, per finire al porto di Brindisi. I Romani chiamano la via Appia Antica Regina Viarum (regina delle strade) per la sua importanza economica, militare e culturale. Per molti secoli questa strada è stata la piu importante via di comunicazione tra l’occidente e l’oriente.

Nel 71 avanti Cristo 6000 schiavi ribelli guidati da Spartaco, vengono crocifissi lungo la via Appia, da Roma a Capua.

La chiesa del Quo Vadis si trova sul luogo dove, secondo la leggenda, l'apostolo Pietro, mentre fugge da Roma perché perseguitato da Nerone, incontra in visione Gesù. Secondo questo racconto, Pietro chiede a Gesù: «Domine, quo vadis?», ovvero "Signore, dove vai?", e alla risposta di Gesù, "Venio Romam iterum crucifigi", "Vado a Roma a farmi crocifiggere di nuovo", Pietro capisce che deve tornare indietro per affrontare il martirio.

Queste sono alcune delle storie che caratterizzano questa antica e immortale via di comunicazione. Durante il percorso, soprattutto quello romano, si possono trovare ai lati della strada numerose tombe e sepolcri appartenenti a personaggi pubblici e importanti famiglie romane. La strada racconta molte storie, non solo le leggende ma anche storie di pellegrini, viandanti e vagabondi che hanno camminato su questa via durante i secoli.

Dopo l’epoca romana la strada è stata abbandonata e dimenticata per molti secoli. Oggi, vicino alle antiche ville di Massenzio e alla villa dei Quintili ci sono le ville moderne delle persone ricche nascoste dai cespugli. La strada è stata violentata durante i secoli, ma restaurata, rinnovata e protetta durante gli ultimi 100 anni. Oggi la Regina Viarum si trova al centro di un parco naturale e da qualche mese è diventata patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO come esempio di via di collegamento tra popoli e civiltà diverse. L’antica strada è una strada ancora viva, è una strada che ci ha insegnato a viaggiare nel mondo e nel tempo.